Archive for the ‘vacanze’ Category

Astuzie calcistiche
Maggio 24, 2007

Io mi ricordo che quando ero meno che adolescente, e d’estate andavo in vacanza in campeggio in Liguria, avevo solo due pensieri per la testa: il calcetto e i videogiochi. Come si vede che non ero ancora adolescente… ehm…

A dirla tutta, i miei pensieri erano tre: il calcetto, i videogiochi, e (di conseguenza) le monetine da 200 lire. Non percependo alcuna paghetta, dovevo arrangiarmi come potevo, implorando qualche moneta dal parentado, facendo “la cresta”sulle “commissioni”, o ravanando nelle tasche delle giacche sperando in un “resto-mancia” (per me).

Non dovevo essere l’unico ragazzino senza paghetta, e ricordo che nel campeggio tutti ci inventavamo qualcosa per ottimizzare l’uso delle nostre monetine. Ad esempio, affinché una partita di calcetto durasse un po’ più a lungo c’erano due sistemi, entrambi non esattamente legali. Il primo consisteva nel sistemare un oggetto (in genere una palla-regalo, quelle di plastica trasparente con dentro un giochino, che si trovano negli appositi distributori davanti ai bar o alle edicole) al fondo della porta, in modo da non far passare la pallina del calcetto che poteva quindi essere tranquillamente recuperata e “giocata. Questo sistema era molto pratico, ma se il gestore del calcetto ti beccava, l’umiliazione era terribile… Il secondo stratagemma consisteva invece nell’afferrare con rapidità la pallina subito dopo un gol, infilando la mano dentro la porta prima che la pallina avesse il tempo di scendere nella pancia del calcetto.

Non era facile, ma almeno due volte su tre riuscivo a prendere la pallina. Son soddisfazioni…

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Ci vuole l’albero
ottobre 26, 2006

D’estate a Brindisi se il tempo non era così bello per andare in spiaggia (tipo se c’era lu vientu de lu salentu) si andava in  campagna. Passavo tutto il tempo su un albero d’ulivo….il mio albero preferito: era (anzi “è” perchè è ancora lì) il secondo albero sulla sinistra, aveva un ramo grosso tagliato su cui mi mettevo a cavallo e da lì guardavo tutto intorno…poi c’era un ramo, ad altezza perfetta per me, sul quale dondolavo spaccandomi le mani….c’era altri due rami sui quali arrampicandomi mi accasciavo tipo culla e avevo una corda che attaccavo ad un altro ramo facendoci un’altalena, usavo come seggiolino un asse di legno che serviva per lavare i panni…quanto mi sono divertita con quell’albero….

Vacanze
settembre 25, 2006

Mi ricordo che, durante le vacanze scolastiche, dimenticavo completamente di fare i compiti, per poi essere colto dall’ansia verso fine agosto, e dover recuperare il tempo perduto… certi patemi… tipo Felipe, di Mafalda… [marco]

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